La coltellata ha perforato il ventricolo: la vittima morta per la gravissima emorragia

TERAMO – Un colpo secco, che ha lacerato il ventricolo sinistro provocando una squarcio irreparabile e una emorragia massiva nell’emitorace sinistro: è morto così Paolo Cialini, il 47enne tenico informatico ucciso per una banale lite stradale in via Verdi a Giulianova Lido, martedì pomeriggio. La coltellata inferta nel suo petto da Dante Di Silvestre, caldaista 59enne, è stata ‘chirurgica’. La lama ha trapassato lo spazio intercostale ed è affondata nel cuore per almeno tre centimetri. E’ il primo sommario risultato dell’autopsia effettuata sulla salma dell’uomo ucciso sotto gli occhi della figlia dall’anatomo patologo Giuseppe Sciarra, all’obitorio dell’ospedale Mazzini di Teramo, e conclusasi in tarda mattinata. Con questo responso scientifico, domattina il procuratore Guerriero e il pm titolare dell’indagine, Irene Scordamaglia, si apprestano ad ascoltare per la seconda volta colui che è accusato del delitto: Dante Di Silvestre comparirà infatti dinanzi al gip per la convalida e potrebbe già in quella sede confermare la sua versione dei fatti, sulla quale si inserisce la testimonianza della figlioletta della vittima, seduta sul sedile posteriore dell’autovettura del papà, durante i tragici momenti della lite. Sarà anche all’esito del confronto tra l’artigiano e la pubblica accusa che quest’ultima potrebbe decidere se contestargli l’aggravante dei futili motivi, contestazione che prevede come condanna l’ergastolo.